Il 9 e 10 aprile 2025 si terrà in Italia il 1° Convegno Internazionale sugli Studi Transculturali in Italia, organizzato dai professori Dagmar Reichardt (Accademia Lettone di Cultura, Riga), Raffaele Tumino (Università di Macerata) e Simone Betti (Decano, Università di Macerata). Sotto il titolo Terre di frontiera, mobilità e diritti nell’era della “glocalizzazione”. La transculturalità come metodo (ri-) costruttivo / Borderlands, Mobility and Rights in the Era of “Glocalization”: Transculturality as a (Re-) Constructive Method i partecipanti si propongono di analizzare e discutere lo stato attuale delle ricerche riguardo alle crescenti interdipendenze culturali e sociali “glocali” in Italia e nel mondo.

Con l’obiettivo di contrastare un frainteso “splendido isolamento delle culture” – le cui fondamenta si basano ancora su relazioni asimmetriche tra le culture e i cui effetti sono ancora oggi visibili in molte istituzioni educative, scuole, infrastrutture urbane, strutture assistenziali e sanitarie in tutto il mondo – l’obiettivo è quello di offrire un’alternativa “(ri-)costruttiva” alla sottomissione di una o più culture (“di origine”) a una cultura presumibilmente dominante (“di appartenenza”). Gli approcci transdisciplinari degli scienziati presenti spaziano dall’antropologia agli studi letterari, dalla psichiatria alla filosofia, dal diritto alla geografia e alla sociologia, fino alla pedagogia e agli studi culturali, qui in particolare agli studi postcoloniali. L’obiettivo è quello di gettare luce su alcune tecniche metodologiche chiave per comprendere la complessità della realtà transculturale, che ci aiutano a stabilire relazioni autentiche con i principali topoi narratologici, filosofici, estetici ed antropologici della soggettività – tra i quali l’amore, la morte, la salute, la speranza, la bellezza o la trascendenza.

Tra gli ospiti d’onore: la psichiatra e antropologa marocchina Rita El-Khayat – che, su proposta del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, è stata più volte candidata al Premio Nobel per la Pace per il suo costante impegno nella lotta alla violenza di genere – e Wolfgang Welsch, considerato uno dei maggiori filosofi contemporanei nel campo degli studi transculturali avendo stabilito standard internazionali per numerosi approcci di ricerca transdisciplinari in varie lingue, campi di ricerca e Paesi a livello internazionale. Gli atti del convegno saranno pubblicati quest’anno sulla rivista semestrale di studi transculturali Transculturale. Passaggi tra scienze e pratiche di trasformazione dell’Università di Macerata (certificato ANAVUR, Mimesis Editore).


Fonte: Università di Macerata, Italia
Ulteriori informazioni:
https://www.unimc.it/it/unimc-comunica/events/borderlands-mobility-and-rights-in-the-era-of-glocalization 

 

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